Bologna Lucia e Rebecca sono nate a fine giugno. Via libera dal Tribunale

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  1. Vittoria!
     
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    07/09/2011 - BOLOGNA, DOPO DUE MESI DI AGONIA E CURE DISPERATE

    Morte le gemelline siamesi








    Le condizioni si erano aggravate I medici: impossibile provare a separarle



    BOLOGNA
    Non ce l’hanno fatta Lucia e Rebecca, le gemelline siamesi unite per il torace e l’addome nate con unico cuore e un fegato fuso a fine giugno al policlinico Sant’Orsola di Bologna. L’estrema gravità delle loro condizioni è stata certificata dal bollettino emesso ieri sera, quando i medici hanno sottolineato il «progressivo e incalzante quadro di aggravamento delle condizioni generali, con modesta risposta ai trattamenti». Condizioni precarie che non lasciavano spazio ad ulteriori atti terapeutici, «che - spiegavano i medici - si mantengono protettivi e proporzionati alla risposta clinica». E, soprattutto, gli accertamenti diagnostici avevano «mostrato progressivamente le difficoltà di un intervento di separazione», a causa di «malformazioni particolarmente complesse di molteplici organi e apparati».

    Le condizioni delle piccine si erano aggravate una prima volta il 29 luglio, soprattutto per la funzione ventilatoria, «con difficoltà a mantenere un equilibrio degli scambi gassosi e del metabolismo», come spiegava un imprevisto bollettino sanitario. I medici avevano dovuto potenziare già da alcuni giorni le cure intensive, per garantire il mantenimento delle funzioni vitali: il sostegno era risultato efficace, poi la situazione si era aggravata.

    Le gemelline già nei primi giorni di vita erano state operate all’intestino dal chirurgo Mario Lima, che aveva inserito una patch sintetica per chiudere l’addome ed evitare un rigonfiamento che potesse comprimere i minuscoli polmoni. L’obiettivo era quello di agire sulla malformazione del cuore e stabilizzare le funzioni respiratorie, per guadagnare tempo, farle crescere il più possibile, aumentare il peso (2,5 kg alla nascita, premature alla 30/a settimana) e così le poche probabilità di salvezza per una delle due. Questa è stata la strada suggerita dal comitato di bioetica dell’università di Bologna, oltre che dai medici.

    A favore dell’intervento per la divisione si era espresso monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione. I genitori, una coppia del Ravennate con altri due bimbi in tenera età, avevano già saputo dopo un’ecografia che le figliolette erano unite, ma avevano comunque deciso di portare a termine la gravidanza.

    Una preghiera per queste due piccole anime e per la loro famiglia :(
     
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4 replies since 21/7/2011, 13:35   254 views
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