Scuola umiliata

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  1. *Mercy*
     
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    E' il titolo della puntata di "articolo tre" già in onda su rai tre.Interessantissima !
    Per chi se la perdesse in seguito posto il link(se lo trovo).
     
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  2. mapi61
     
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    Persa <_<
    Ieri c'era l'inter...tv occupata!
    Metti il link.... ;)
     
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  3. *Mercy*
     
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    Stasera invece juve-milan... 2-1.Bunga bunga !
    Piccole soddisfazioni ;)
    Metto il link

    http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.htm...2010-10-29&vc=3
     
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  4. *Mercy*
     
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    Ci sono un paio di punti fondamentali,tra i tanti.
    A fronte di 180.000 bambini certificati gli insegnanti di sostegno disponibili sono quasi la metà.Mi pare evidente che con queste cifre(perchè ormai si va avanti a numeri,come se non fossimo persone)il rapporto uno a uno(cioè un insegnante che copre tutte le ore di un bambino),è praticamente impossibile,salvo discriminazioni.Ci sono famiglie che per aver riconosciuto un diritto devono ricorrere al tar.Vincendo sempre,neanche a dirlo.Sono però quelle famiglie che hanno la possibilità di ricorrere al tar perchè sono supportate e informate.Quindi,una sentenza del tar,che dovrebbe valere per tutti,viene applicata solo se e là dove se ne conosce l'esistenza.Perchè se fosse diverso gli insegnanti sarebbero tanti quanti i bambini certificati.E sarebbero comunque pochi.
    L'onorevole Aprea invece,sostiene che gli insegnanti disponibili vengono assegnati a bambini che ne hanno meno bisogno a discapito dei più gravi.Quindi,non più un rapporto uno a uno,ma uno a due e anche uno a tre.
    Ma che risposta è ???
    Le pluriclassi.Nelle piccole realtà(e non è affatto vero che sono rare),dove i bambini sono pochi,si accorpano le classi mettendo insieme(come nel caso del video)bambini di seconda e di quinta.
    Assurdo !
    Io ho avuto la pluriclasse.Ho iniziato a insegnare proprio con una pluriclasse.Avevo terza,quarta e quinta(nella stessa aula).Col modulo però(erano gli anni della sperimentazione).Facevo storia e geografia,motoria e musica.Era difficile davvero,però grazie alle compresenze ci aiutavamo molto.
    Vorrei sapere come deve fare adesso una sola insegnante a fare tutte le materie(escluso religione e inglese se non è specializzata)in una pluriclasse col tetto di alunni aumentato.Poi,se piazzano una prima con una quinta(gli accorpamenti a volte dipendono dal numero degli alunni,dalla presenza o meno di alunni disabili,insomma possono dipendere da vari fattori e non sempre è possibile fare quadrare le cose,pur mettendocela tutta nel predisporre le classi),peggio mi sento :wacko:
    Ecco,mi fermo qui al momento.E questi sono problemi concreti,reali.E gravi !
     
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  5. mapi61
     
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    Serve solo un parola adesso perché siamo stanchi, stufi....anche la Marcegaglia ci dice che siamo allo sbando....
    DIMISSIONI!!!

    FUORI DALLE PALLE sto governo!!!

     
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  6. *Mercy*
     
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    Seeeee come no ? Credece !
    'Sta gente non ha un briciolo di dignità.

    Da "il Fatto Quotidiano"

    Insegnanti di sostegno abbandonati a se stessi
    Sono quasi 95mila gli insegnanti di sostegno impiegati nelle scuole italiane con l’obiettivo di integrare gli alunni disabili nelle classi. Un esercito, mai abbastanza numeroso. Perché troppo spesso scarsamente (o per nulla) preparati, ma soprattutto distribuiti senza alcun criterio logico. Il caso del liceo di Messina dove si mette accanto a uno studente iperattivo un insegnante cieco è soltanto una delle situazioni che dimostrano che non c’è serio governo del fenomeno. Ma come viene reclutato questo personale? Teoricamente dovrebbero essere “specializzati” attraverso appositi corsi che negli ultimi anni sono sorti come funghi senza alcun controllo.

    Ci sono corsi universitari praticamente biennali dove si studia e dove si può anche essere bocciati, ma ci sono insegnanti che hanno raggiunto la specializzazione in corsi di 40 ore gestiti da enti privati che avevano come unico scopo quello di fare soldi. Perché questi corsi si pagano, a migliaia di euro, ma è un investimento, perché la specializzazione è di fatto diventata da alcuni anni il lasciapassare per un posto fisso nella scuola. Non a caso i due terzi dell’esercito degli insegnanti di sostegno è tuttora personale precario senza alcun titolo di specializzazione. Personale attinto dalle graduatorie dei precari alla ricerca di un posto e di uno stipendio, un contingente di impiego senza titolo di almeno 30mila persone a cui peraltro vanno aggiunti anche quegli insegnanti di ruolo che si sono visti costretti ad occuparsi del sostegno perché, grazie ai tagli degli organici, avevano perso la cattedra.

    Ancora una volta, dunque, anche uno dei problemi di grande delicatezza come l’integrazione degli alunni disabili, troppo spesso è diventato una occasione privilegiata per creare dei posti. E una volta che il posto ce l’hai perché sei diventato di ruolo, puoi anche approfittare di un’altra occasione preziosa: arrivare in cattedra, sempre col posto fisso. Alla faccia di chi ha vinto un concorso regolare. Un po’ quel che avviene per gli insegnanti di religione: arrivano a conquistarsi un rapporto di lavoro a tempo determinato, ma poi, se il vescovo gli toglie la fiducia, lascia l’insegnamento della disciplina, ma mantiene il posto, e va su una cattedra normale a seconda del titolo di studio che possiede. Al di là di queste miserie che comunque nessun governo è riuscito finora a correggere, nelle scuole italiane ci sono innumerevoli esperienze di insegnanti che fanno il loro dovere e che, grazie alle loro competenze, hanno consentito ai ragazzi disabili di arrivare al diploma spesso anche con notevole profitto. Ma si tratta di situazioni che si verificano autonomamente per l’impegno di qualche dirigente scolastico e degli stessi docenti.

    Dall’alto non arriva nemmeno criteri di buon senso per gestire il fenomeno. Sempre con l’acqua alla gola, con la norma generale di autorizzare un insegnante di sostegno ogni due disabili che puntualmente deve essere corretta per far fronte alla domanda esistente. Perché i disabili non sono tutti uguali, perché il sostegno di conseguenza varia, perché i posti non sono mai sufficienti, perché le risorse vengono utilizzate male. E dire che l’Italia con la legge 104 del 1992 è certamente all’avanguardia nel mondo nell’indicare i principi su cui impostare l’integrazione. Ma quella è una legge troppo spesso rimasta sulla carta. Non è un caso che mai come oggi si torni a parlare di classi differenziali. Che sarebbe per tutti (ma soprattutto per i disabili) una sconfitta epocale.

     
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  7. *Mercy*
     
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    Un piccolo ot.Sto guardando "in onda" su la 7.La Santanchè per me rappresenta uno tra i peggiori esempi di donna presenti sulla faccia della terra.Fosse per me la sbatterei a calci in c@@o al Billionaire !
    Che schifo !!! :sick:

    P.s. ovviamente si parla di ruby.
     
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  8. mapi61
     
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    Mi sembra che qualche tempo fa c'era qualcuno qui sul forum che la portava in palmo di mano. :rolleyes:

    Io non l'ho mai sopportata ;)
     
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  9. miri…
     
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    schifata di cuore sempre pure io! ;)
    mapi qui non siamo allo sbando! siamo alla follia pura! peggio della testa pelata di un tot di anni fa! molto peggio perchè almeno quello aveva un minimo di senso di stato!
    cmq vedrai che ci accappottiamo tutti e poi forse impariamo! ma neanche perchè l'alzheimer ha preso tutti , se no non avrebbero permesso un altro cosi di salire fin la su! ;)
     
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8 replies since 29/10/2010, 20:55   100 views
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